È di ieri, 20 novembre 2010, la serata conclusiva del ciclo di iniziative organizzate da Il filo della memoria dal titolo “Finché mi servi…”. Una serata che si è rilevata sin dalle prime battute particolarmente interesante, sia dal punto di vista della qualità dell’intervento di approfondimento che da quello artistico. Un Marco Rovelli in forma e quasi meravigliato di poter riscontrare che al “nord” si riescano ancora a realizzare iniziative in grado di esaminare la condizione degli immigrati guardando la realtà dal loro punto di vista, dalla loro soggettiva realtà di lavoratori clandestini, sfruttati e beffati dalla recente ordinanza Manganelli.
“Qui c’è un clima positivo!” dice alla fine della serata Marco Rovelli, e ci saluta ringraziandoci per aver organizzato un’iniziativa che certamente ha lasciato una traccia positiva in tutti coloro che vi hanno partecipato.
Serate come quelle del 16 e del 20 novembre 2010 non danno contributi tangibili, non risolvono i problemi. Siamo però convinti che esserci, discutere è importante. Il vuoto nel quale cade il territorio dell’hinterland milanese una volta ritornati a casa dopo una giornata di lavoro è agghiacciante. Non può che essere colmato con la voglia di incontrarsi, con la tenacia nel raccogliere le idee e uscire, una tenacia che, pur con tutti i rischi anche gli immigrati stanno facendo vedere.
È l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato apprezzando lo sforzo che come organizzatori siamo riusciti a mettere in campo, infondendoci il coraggio e la forza di proseguire nel nostro lavoro. Grazie, alla prossima.
stefano
21 novembre 2010
io c’ero,condivido pienamente quanto pubblicato.Ottimo lavoro,appema disponibile sarà possibile richiedere il video dell’iniziativa.ciao
Il filo della memoria
22 novembre 2010
… benissimo, appena hai il video lo carichiamo, ciao Stefano!